In collaborazione con l’artista Giacomo Giovanni Manenti quest’opera fa parte del ProgettoArteGioco. Si è trattato di un intervento in un luogo che possedeva in sè una serie di caratterizzazioni di tipo morfologico ed “empatico”. Il naturale declino dei pendii convergente in un unico punto di raccordo centrale alla base di un singolo albero, la presenza di essenze di discreto pregio e buono stato di vegetazione, una disposizione “naturale” a raggiera delle stesse, (alberi con interessati textures dei fogliami) sono stati gli elementi interessanti da cui partire per rendere più evidente il clima di estrema quiete e ristoro che infondeva il luogo. Inoltre non poteva essere trascurata la presenza in loco di materiale lapideo di tipo comune (massi e sassi da terra di riporto), un materiale spontaneo facilmente sfruttabile per l’utilizzo.
Questa istallazione, proprio perchè fa parte di una progettazione integrata, è stata corredata da elementi d’arredo urbano che contribuiscono lo svolgimento della funzione deputata al luogo (sosta e relax): sedute comode ed orientate verso punti di vista preferenziali delle opere, tavolini bassi/ panche per la sosta o per sdraiarsi, massi per sedersi a contemplare,…
E non per ultimo, ma cosa più importante, quest’opera è un semplice gioco per bambini, non abituati, ma sempre ben felici, di avere in città la possibilità di saltare nel greto di un fiume o su un fondale di laghetto….
