25.10.2010

LA CAPPELLA SISTINA

Si stimano 4 milioni di visitatori l’anno

“La Sistina grande ammalata: malata d’antropia, malata del suo stesso successo. Della sua bellezza assoluta. Del “feticcio” che da tempo immemore è diventata, e ancora di più dopo l’ulteriore notorietà che il restauro le ha conferito” , direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci.
Un male curabile, come?
Diverse le possibilita’, tutte naturalmente supportate dalla tecnologia. Per esempio con la creazione di quelli che si possono definire “luoghi di connessione”, che opportunamente progettati possono svolgere importanti funzioni, spesso completamente dimenticate nei nostri musei: supporto, approfondimento, divertimento per la fruizione dell’opera d’arte.
Eva Pietroni, ricercatrice Itabc “…abbiamo subito pensato alla possibilità di sfruttare la tecnologia. Un sistema simile è stato realizzato dall’istituto nel 2003 per la Cappella degli Scrovegni di Padova, o a Milano al Cenacolo di Leonardo. In questo modo, diminuiscono i visitatori che si trovano nello stesso momento davanti al monumento e possono conoscere meglio l’opera. Prima di presentarsi davanti alle opere, occorre passare per una sorta di stanze di decantazione; talora, anche se il turista non lo sa, camminare su speciali pavimenti, che catturano la polvere. L’idea, assai brillante, è stata di un mago del restauro e della conservazione, come è Giuseppe Basile”. In Vaticano, tutto ciò sarebbe assai più difficile, accedere ad altre sale e modificare i percorsi sarebbe problematico, ma non impossibile.

Sottolineamo l’importanza dell’esperienza pedagogica dell’arte (per tutti e a tutte le età), intesa come abitudine alla conoscenza attraverso le proprie attitudini percettive ed immaginative. Marco Dallari e Cristina Francucci ne parlano ampliamente ne “L’esperienza pedagogica dell’arte”, affermano che l’opera d’arte innesca quello che loro chiamano “processo estetico”; cio’ avverrebbe ” …attraverso lo strumento dell’immaginazione che amplia, dilata e intensifica fino ad approfondire le possibilita’ infinite della percezione con la conseguente creazione di universi autonomi, caratterizzati da individualita’ ed organicita’ di significazioni”.

Da qualche tempo grazie all’università di Villanova (USA) si può effettuare on line la visita virtuale alla cappella Sistina:

www.vatican.va/various/cappelle/index_sistina_it.htm

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