22.11.2012

IL CORTILE

Chi osserva un bambino che gioca liberamente nel cortile può percepire come costruisce senza fine di significati ad ogni azione.

Un pezzettino di legno si trasforma in continuazione. Da una spada a un corpo di bambola, da una posata a un pennello, da un cavalluccio ancora a una spada. Questa operazione è ogni volta più complessa, nella misura in cui il legnetto va abbinato e ri-abbinato con altri semplici elementi quali sassi, piante, acqua. Non ci vuole tanta quantità, neanche tanta varietà per offrire un senso al gioco spontaneo. Le necessità sono poche e genuine. Gli oggetti occupano un importante posto di rappresentazione, come dovrebbero essere normalmente se non fossero stati trasformati in prodotto. E il bambino regna assoluto in questa ragnatela, progettata da sé stesso, dal suo Desiderio.

Mentre progetta, il bambino si auto progetta, costruisce a sé stesso come Soggetto, al di là di una tenue identità. Il Soggetto auto-progettato è padrone di sé stesso, non è merce di niente e di nessuno. Non subisce omologazioni – almeno li, in quel posto e in quel momento in cui è trasportato dal gioco. Può creare a suo piacimento un mondo affascinante e aperto.

Auto progettarsi significa costruire un significato per sé stesso nel mondo.

Quanti di noi adulti – pieni di oggetti e di soddisfazioni – sono capaci di questa faccenda?

1 COMMENTO

  1. Cleidianasouza SCRIVE:

    I break up with my gym at least once a year, and it can be invigorating!I tolltay agree with your pro list. Exciting about getting a bike trainer, and this way you can think outside the box. By the way, I love that you’re still going that often with your little belly!We’ve bought a few weights each year, and for our anniversary last year got a small weight machine. I now love working out at home and only use the gym to swim .if only we could get our own pool!

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